Grazie agli studi di Fabrizio Politi che ha catalogato e classificato ben 600.000 aziende al mondo, si è scoperto che solo 600 di queste aziende detengono il 99% della ricchezza mondiale!

Queste classifiche sono stati effettuate da Politi utilizzando l’algoritmo Mo.Mo.Sy, ideato dal matematico John Nash, che considera il sistema economico attuale come una piramide al vertice della quale ci sono queste poche aziende (l’1%) che si arricchiscono sempre di più perché producono nei paesi sottosviluppati, con una tassazione molto inferiore rispetto ai nostri territori dove i prodotti vengono venduti a prezzi molto bassi, non paragonabili ai costi di produzione delle nostre aziende.

Fabrizio Politi ha deciso di cominciare a porre fine a questo sistema e ha realizzato un social network rivoluzionario, il Sixthcontinent, dove ognuno diventa consapevole del grado validità di ogni azienda, acquisendo la capacità di scegliere dove indirizzare i propri soldi quotidianamente.

La scelta guidata da Politi non si basa più solo sulla valutazione del prezzo di un prodotto, infatti, ma nella valutazione del mercato è ora possibile valutare anche la ricaduta positiva di una spesa nella comunità.

Attraverso il social Siwthcontinent si può verificare, prima di fare un acquisto, se si sta spendendo in una azienda “rossa”: nociva per l’economia del proprio paese, oppure di una azienda “verde”, quindi positiva per la collettività in cui si vive.

Fabrizio Politi ha ideato un metodo per cercare di spostare l’economia mondiale attraverso un scelta critica dei consumi verso le imprese che reinvestono sul territorio per generare nuovo benessere per tutti i cittadini.

Il Sixthcontinent realizzato da Politi è aperto e in continua evoluzione: potremo procedere noi stessi a classificare le aziende, per verificare l’opera compiuta sinora dagli sviluppatori ma anche, e soprattutto, per ampliare il database.

Non si può più aspettare secondo Fabrizio Politi, la scelta dobbiamo farla tutti oggi e in modo critico prima di effettuare qualsiasi acquisto perché ogni cittadino ha il potere di orientare l’economia verso un sistema migliore di recupero e rigenerazione della ricchezza.